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ASTRALIS


DISTURBI DEL SONNO
 E ASTROLOGIA

di Laura Poggiani

Il ciclo vitale si basa sull'alternanza di due ritmi fondamentali: la veglia ed il sonno (i cosiddetti "ritmi circadiani"). Nell'individuo sveglio e con gli occhi aperti, la corteccia cerebrale invia impulsi alla sottostante formazione reticolare determinando l'attivarsi, mediante l'attenzione, di determinate zone cerebrali allo scopo di favorire l'attività mentale; si ha una predominanza di onde cerebrali piuttosto rapide (da 14 fino a 20 al secondo) di alta frequenza - dette onde alfa - disincronizzate che, nell'individuo sveglio ma rilassato e con gli occhi chiusi, diventano più lente ed ampie fino a raggiungere, nel sonno, una frequenza di una o due al secondo. In questa fase si ha, allora, la sincronizzazione dell'attività elettrica, la corteccia cerebrale riposa permettendo la cancellazione dei fatti irrilevanti ed il trasferimento nella memoria a lungo termine di quelli significativi mentre gli istinti si scaricano attraverso le immagini oniriche annullando la carica emotiva ad essi connessa. (1) 

Il sonno, inoltre, è caratterizzato da diversi cicli, ciascuno suddiviso in 5 stadi: nei primi 4 il sonno diviene più profondo mentre nel quinto si verifica la fase, scoperta nel 1953 da Eugene Asserindky e Nataniel Kleitman, dell'Università di Chicago, definita REM (Rapid Eye Movement), che contraddistingue l'avvio dei sogni, seguiti attentamente dal movimento degli occhi del sognatore, come ipotizzato successivamente dallo psichiatra dell'università americana Stanford, William C. Dement. Il tracciato encefalico del sonno REM assomiglia molto a quello tipico della veglia e dà luogo al variare, in modo analogo, delle pulsazioni cardiache, del ritmo respiratorio, della pressione sanguigna, ecc. ed è proprio in questa delicatissima fase che insorgono talvolta complicazioni mediche, quali l'infarto miocardico, l'acutizzazione delle ulcere duodenali e l'enfisema polmonare. Dallo stato di sonno, poi, si ritorna a quello di veglia mediante un passaggio lento e graduale. 

Ma cosa succede quando questo delicato meccanismo, che continua ad essere oggetto di studio dati i molteplici lati oscuri che in materia tuttora persistono, si altera? Ecco l'instaurarsi di un meccanismo patologico che può avere forme e, di conseguenza, nomi diversi e che in questo studio vedremo nelle due forme più diffuse anche se, soprattutto sotto il profilo astrologico, poco esaminate: il sonnambulismo e l'insonnia. 
 

IL SONNAMBULISMO

Da sempre questo disturbo ha stimolato la fantasia di sceneggiatori e romanzieri e forse molti ricorderanno il gustoso film "La sonnambula" con N. Manfredi ove la protagonista si aggirava per la casa, con le braccia allungate, fino a salire su terrazzi e cornicioni, facendo sorridere gli involontari spettatori. 

Ma davvero queste persone riescono a camminare, dormendo, in luoghi spesso pieni di ostacoli, schivandoli abilmente, come la protagonista del film summenzionato, e creando al contempo non pochi problemi agli incauti parenti o amici che, invano, cercano di seguire, e magari svegliare, il sonnambulo in questione? La realtà è ben diversa: il controllo da parte del sonnambulo sul proprio corpo è molto limitato, riproduce i gesti abituali come lavarsi o vestirsi e le eventuali sillabe che pronuncia sono sconnesse in quanto non riesce ad organizzare un discorso completo mentre i movimenti sono scoordinati, sicuri soltanto, per riflesso, in ambienti abituali come la propria camera; la vista e l'udito sono attivati solo in maniera parziale: per questo è possibile che siano evitati oggetti di grosse dimensioni, per scontrarsi, al contrario, contro oggetti più piccoli, col rischio di farsi male ma di accorgersene solo al risveglio. 

Da recenti statistiche, sembra che questo disturbo affligga un bambino su tre, con incidenza massima attorno ai dodici anni, ed un adulto su cento, in quanto, generalmente, il problema cessa con l'età dello sviluppo. Le cause di questo fenomeno non sono ancora certe, si sa soltanto che si tratta di un'alterazione dei meccanismi del sonno ed in molti casi si tratta di un fenomeno genetico, in quanto nell'80% dei casi, si sono verificati episodi analoghi nei familiari. 

Tecnicamente, vi è una ipereccitabilità della corteccia cerebrale che impedisce l'attivarsi del sonno profondo e mantiene, contemporaneamente, attivi i meccanismi di veglia e sonno determinando un risveglio repentino, invece che graduale come di norma. I fenomeni sonnambolici avvengono di solito nella prima parte della notte, dopo circa un'ora e mezza di sonno, al momento della prima fase REM, leggermente tardiva rispetto al normale. Prima dell'inizio dell'episodio compaiono onde delta ad alto voltaggio, a cui fanno seguito onde alfa, tipiche della veglia per poi ripristinare, dopo diversi minuti, il ritmo corretto del sonno e per questo alcuni studiosi considerano il sonnambulismo come una forma lieve di epilessia focale che colpisce zone non legate a manifestazioni cliniche evidenti, sebbene l'EEG di questi due fenomeni sia comunque assai diverso. Il sonnambulismo, inoltre, non va confuso con il "REM behaviour", affezione clinica della fase REM che comporta il mancato controllo motorio dei muscoli, tipico di malattie neurologiche quali il morbo di Alzeimer e il Parkinson. Ogni episodio può durare da pochi minuti a più di mezz'ora e di solito all'inizio ci si limita a sedersi sul letto, compiendo gesti consueti, gli occhi spesso aperti. All'inizio di ogni episodio spesso si verifica quello che gli ipnotisti definiscono "arousal" (2), cioè un passaggio rapido dallo stadio profondo di sonno REM ad uno di presunta veglia senza che questa si verifichi, cioè, realmente. Durante l'arousal, si può notare un aumento dell'attività cardiaca, dei movimenti corporei ed una ripresa dell'attività muscolare. Il risveglio della persona da parte dei familiari durante questi episodi è estremamente dannoso e può anche determinare una reazione violenta mentre invece è consigliabile attendere che l'episodio termini da sé, avendo cura di eliminare tutti i possibili oggetti pericolosi dalla traiettoria del sonnambulo affinché non si faccia male: al risveglio, costui non ricorderà assolutamente nulla di quanto successo durante la notte accusando, al massimo, la sensazione di non aver dormito bene. 

Date queste premesse, sotto il profilo astrologico appare appropriato collocare questo disturbo a valori nettuniani o pescini. Gouchon (3) aggiunge, all'influenza nettuniana, la collocazione di questo pianeta in un segno d'Acqua, afflitto dalla Luna in quanto aspetto apportatore di grande sensibilità. Gouchon cita Carter che, a sua volta, riscontrerebbe un'opposizione VI-XII, specialmente tra Nettuno-Mercurio-Luna, e Segno del Cancro importante. Al contrario, Venosta (4) indica una Luna appena sopra l'Ascendente ed in cattivo aspetto con Nettuno, con orbita strettissima, pianeti in VI o XII in aspetto negativo con Luna e Nettuno oppure tra Luna, Mercurio e Nettuno, sempre nei sopraddetti settori. Ci sentiamo, in parte almeno, di discordare: innanzi tutto Nettuno è un pianeta generazionale e limitarne la posizione ai segni d'Acqua implicherebbe fare di tutti i nativi degli anni 60 dei potenziali sonnambuli escludendo da questo disturbo, al contrario, la generazione seguente o precedente. Inoltre, è vero che la Luna-sonno e Mercurio-trasmissione nervosa, abbinati ad un Nettuno importante, sono spesso in rapporto reciproco, ma ad essi si aggiunge sovente Saturno, giocando un ruolo decisivo ma, almeno nei casi esaminati, mai coinvolgente i settori VI-XII. Semmai la prevalenza dei settori coinvolti risultano essere l’VIII ed il V, il che non ci sembra affatto illogico: l’VIII settore è collegato proprio ai sogni ed al sonno mentre l'asse V-XI è definito da L. Morpurgo "l'asse dell'equilibrio" (4) precisando che "...soprattutto le opposizioni tra queste due case sono di una certa gravità proprio a causa della smania di combustione energetica del V settore segnalando eccessi che vengono alimentati dalla lesione col settore opposto, fulcro dell'equilibrio (...) il che produce effetti analoghi ad una dura afflizione di Nettuno (...) e lesioni in questi settori possono produrre quella che noi consideriamo genericamente follia e che forse è un oscillare angoscioso tra due mondi diversi (...) e (comunque) i conflitti tra V e XI danno fragilità nervosa e un imperfetto equilibrio psichico che può spingersi verso livelli pericolosi qualora i pianeti coinvolti comprendano Luna, Nettuno o entrambi". 

  

1° caso (fig. 1) 

Questo caso si può definire come la dimostrazione lampante di quanto ipotizzato dalla Morpurgo: tanto la Luna che Nettuno si trovano in V Casa, ambedue afflitti con un pianeta in XI e rispettivamente con Venere e con Mercurio. Proprio Nettuno, oltre a formare l'opposizione appena citata con Mercurio, aspetto, come già segnalato in precedenza, spesso riscontrato in problematiche di questo tipo, è inoltre in aspetto di trigono a Giove in Pesci, e pertanto potenziato essendo Giove nella sede di Nettuno ed in domicilio, nonché in aspetto di trigono all'Ascendente, il che lo rende sicuramente co-dominante assieme a Marte e Giove. Sempre Nettuno, si trova anche al quadrato di Saturno, che forma il vertice di un quadrato a T, posto proprio in VIII. Su questo "tessuto" viene ad innestarsi la difficile posizione della Luna, anch'essa coinvolta in un altro quadrato a T di cui stavolta l'apice è Urano, posto in II Casa ed in Leone quinto Segno che di conseguenza rimanda ancora alla V Casa mentre il coinvolgimento di Urano e Saturno nei due quadrati a T ci rimandano all’Aquario segno, appunto dominato da questi due pianeti e connesso con l'XI settore. La VI Casa cade nel Sagittario domicilio oltre che di Giove anche di Nettuno. 

Il soggetto in questione molto emotivo dorme fin da piccolo, con la luce accesa perché appena sveglio "vuole sapere subito dove si trova". Manifesta i primi segni di sonnambulismo da bambino ma non viene data importanza alla cosa in quanto già la madre aveva avuto problemi analoghi che però erano scomparsi da soli dopo un certo tempo. Il fenomeno però non solo non scompare, ma si aggrava quando, alle prese con l'esame di maturità e con le preoccupazioni e l'ansia ad esso connesse, il soggetto in questione arriva a rompere con un pugno - e con la veemenza di quel Marte dominante in Ariete ed al MC - il vetro della finestra, sempre dormendo ma svegliandosi successivamente per il dolore, spaventandosi alla vista del sangue. Superato l'esame, i fenomeni si ripetono, anche se non con quella violenza ma sempre con una notevole frequenza (anche 5 episodi o più in una notte) dei quali, ovviamente, non conserva ricordo assoluto al risveglio se non quando viene svegliato dai genitori durante o dopo gli episodi stessi. Trova notevole giovamento con una cura omeopatica (Saturno in trigono alla XII Casa). 

  

2° caso (fìg. 2) 

La meccanica degli episodi di questo soggetto assomiglia molto al caso precedente, ma con assai minor frequenza e senza il verificarsi di episodi violenti: una volta il soggetto in questione ha disfatto, dormendo, interamente il suo letto, piegando tutte le coperte e depositandole su un vicino divano per poi recarsi nuovamente a dormire e svegliarsi successivamente, per il freddo. Accorgendosi della mancanza delle coperte, si reca spaventato dai genitori convinto che "siano state rubate le coperte". Esattamente come l'altro soggetto, ha paura di perdere l'orientamento e spesso, durante gli episodi, pretende di aprire l'armadio per entrare all'interno convinto, al contrario, che sia la porta dì uscita dalla stanza da letto. 

Anche qui ritroviamo Nettuno in Scorpione (analogicamente connesso all'VIII Casa) opposto a Mercurio, collocato in VIII e formante uno stupendo sestile al MC, che lo colloca dominante nel Tema. Da notare, inoltre, la VI Casa nel Segno nettuniano dei Pesci e la Luna, come nel caso precedente, afflitta da Urano, in XI Casa che, a sua volta, è opposto a Saturno, in V: ancora l'asse dell'equilibrio viene coinvolto ed ancora coinvolti sono i signori dell'Aquario, Urano e Saturno. 

  

3° caso (fig. 3) 

In questo caso, gli episodi di sonnambulismo si verificano maggiormente fino all'età dì 12 anni e poi cessano. In particolare il soggetto ricorda un episodio, riportato, che lo ha colpito molto: si era alzato dal letto dirigendosi verso la porta causando lo spavento della madre che, paralitica, non sapeva come fermarlo. 

Anche qui ritroviamo una V attiva, stavolta contenente Mercurio, nel proprio domicilio, opposto a Saturno, in XI ed ambedue quadrati alla tripletta Luna-Plutone-Giove, che forma vertice di un quadrato a T e collocata - guarda caso - proprio nell'VIII settore! A chi si stesse chiedendo che ruolo ha Nettuno in tutto questo, basta dare un'occhiata al Tema: legato da un quinconce proprio a Mercurio, è in "pole position al MC, dominante, oltre che per la sua collocazione, anche per i numerosi aspetti che forma, tra cui lo splendido trigono d'aria comprendente il Sole. La collocazione della VI in un segno mercuriale, anziché nettuniano, ha probabilmente favorito la limitazione dei fenomeni all'infanzia. 

  
L'INSONNIA

Si sente spesso dire che la durata ottimale del sonno è dì circa 8 ore ma, in realtà, ciascun organismo necessita di un numero variabile di ore dedicate al riposo. Secondo Wilse Webb, dell'Università della Florida, ad esempio, si è dormito a sufficienza allorquando un soggetto si sveglia spontaneamente, riposato e, durante il giorno, non è colpito da sonnolenza. L'ideale sarebbe: dormire quando si ha sonno e svegliarsi spontaneamente ma l'assoggettamento di ciascuno di noi ad impegni e orari poco flessibili, come quello di lavoro, impedisce molto spesso nella pratica l'applicazione di questa semplice regola ed anzi, comporta spesso, invece, l'alterazione dei cicli circadiani, causa principale della difficoltà nel dormire: difatti, ciascuno di noi può gestire agevolmente la perdita di sonno, se questa avviene per una o due notti consecutive, ma qualora ci si trovi ad affrontare una veglia forzata che si protrae nel tempo, il nostro organismo sarà soggetto a disturbi che, se associati anche ad agitazione emotiva e isolamento sociale, possono portare anche a comportamenti psicotici. 

Ma cosa può determinare l'insonnia? Le cause possono essere le più svariate: innanzi tutto organiche, come nei casi dì ipertiroidismo o di cardiopatie - di cui però non ci occuperemo in questo studio - oppure psicologiche. Il caso più frequente è quello cosiddetto "della giornata non conclusa", ove le tensioni accumulate durante il giorno si protraggono nei momenti che, al contrario, dovrebbero essere dedicati al riposo con conseguente difficoltà a dormire e lo svegliarsi al mattino più stanchi di quando coricati poiché il corpo, durante il sonno, è rimasto teso, disperdendo energie come se avesse lavorato un'intera giornata. 

Sfociando invece nel patologico, altre possibili cause dell'insonnia possono essere determinate da un disturbo nella capacità di abbandono che genera l'ansioso, per il quale cadere nel sonno significa, inconsciamente, perdere il controllo di una situazione oppure da depressione, con risveglio precoce seguito da un riaddormentarsi a fatica, od ancora l'uso abituale di sonniferi, che provocano il risveglio continuo e scarsità di sonno profondo sia non REM che REM. 

Sotto il profilo astrologico, il già citato libro di Venosta indica una Luna lesa in Ariete o Bilancia, dissonanze Luna-Mercurio - specie se in Case Cardinali - Nettuno strettamente congiunto alla Luna ed in aspetto con Urano o Marte, Mercurio/Urano lesi nell'asse Ariete-Bilancia o in XII, magari in conflitto con pianeti in VI oppure in Pesci, afflitti, magari da Saturno. Da parte nostra, invece, riveliamo ancora l’importanza che riveste un Nettuno dominante abbinato ad una Luna lesa, soprattutto da Urano. 

  

1° caso: (fig. 4) 

Questo soggetto, lamenta un'insonnia persistente, caratterizzata da continui risvegli ed un sonno sostanzialmente poco profondo. 

Colpisce, innanzi tutto, la' posizione in I casa di tre pianeti molto energetici quali Urano, Marte e Plutone, che si oppongono alla congiunzione Giove-Saturno in VI: Marte in I Casa è sempre un forte accentratore di energia che, spesso, si ripercuote sul soggetto (I Casa) stesso, figuriamoci poi se rafforzato da una congiunzione con Plutone - che accentua il simbolismo "arietino" del I settore, tanto più se, come in questo caso, è collocato in un Segno di Fuoco - a cui si aggiunge l'esplosivo Urano! Da bravo Cancro, il soggetto ammette che la pigrizia di fondo gli impedisce di praticare un qualsivoglia sport mentre, al contempo, vive il lavoro come un dovere faticoso (Saturno leso in VI, retrogrado). Questo suggerisce un'incapacità di sfogare tutte le energie, davvero notevoli, che impediscono al soggetto di rilassarsi, come dovrebbe, al momento di prendere sonno. Su questo tessuto, si innesta una Luna piuttosto lesa in IV, indice di sonno disturbato e difficile, come messo in rilievo anche dalla Morpurgo, soprattutto se, come in questo caso, è lesa proprio da Urano. Va aggiunto, inoltre, un Nettuno dominante, in quanto in aspetto al Sole, all'Ascendente e in larga congiunzione con la Luna, che, a sua volta, è il dispositore della Casa VIII - il sonno -. Infine, Venere e Luna in aspetto alla cuspide della VI Casa indicano un eccesso di energia YIN nel soggetto che, secondo la Medicina Orientale, darebbe, appunto propensione all'insonnia con risvegli nelle prime ore dell'alba. (6) 

  

2° caso (fig. 5) 

Anche questo soggetto tende ad avere un sonno molto disturbato, con frequenti risvegli e, soprattutto, intolleranza verso una qualsivoglia fonte di rumore tanto che, lontano da casa ed in camera in comune con un'altra persona, ha preteso che fosse staccato il riscaldamento in pieno inverno perché disturbato dal ronzio prodotto dal calorifero, e nonostante questo ha ripetutamente chiesto di cambiare camera perché sempre "troppo rumorosa". 

Anche qui si può notare un Nettuno davvero maestoso, per la sua predominanza nel tema: al trigono dell'Ascendente e di Giove - che ne amplifica la potenza - ed al quadrato del Sole, ad indicare il sottofondo tendenzialmente nevrotico del carattere in questione, e di Saturno, ambedue collocati in VIII (il sonno). Questo Nettuno è posto in V Casa, come notato in precedenza, è piuttosto sensibile nei casi di sonnambulismo ma, stavolta, non vi sono conflitti V-XI e, malgrado l'aspetto negativo Nettuno-Saturno, Mercurio è sostanzialmente armonico e pertanto non legato da aspetti difficili a Nettuno o Luna, con la quale, al contrario, forma un bel trigono. Inoltre, la Luna-sonno, dispositore dell'Ascendente, è in rapporto difficile - come nel caso precedente - proprio con Urano, che è dispositore proprio della VIII, a sottolineare come la problematica maggiore del soggetto riguardi proprio il sonno. Un ruolo piuttosto pesante viene giocato, anche in questo Tema, da Marte, parte di un quadrato a T che coinvolge proprio Nettuno e Sole, ad indicare sprechi energetici ed incapacità di rilassarsi (opposizione Sole-Marte), che si innestano sulla propensione agli eccessi combustivi tipici della V Casa (Nettuno apice del quadrato a T). 

Non ci è dato di sapere se il soggetto fa uso di psicofarmaci, come invece suggerirebbe il quadrato Sole-Nettuno tra la V e l'VIII. 

 

   CONCLUSIONI

Sotto il profilo planetario, in tutti i casi esaminati, indipendentemente dal tipo di problematica presentata, balza agli occhi la predominanza di Nettuno, dominante in ogni tema: Nettuno simboleggia le fobie, i disturbi psichici, le anomalie e la sua presenza spiccata in problematiche di questo tipo ci sembra appropriata. Del resto, ciò che accomuna il sonnambulismo all'insonnia è l'ansia emotiva che spesso caratterizza chi soffre di questi disturbi, patologie che, di fatto, sembrano essere le due facce dello stesso problema: incapacità di far scattare, in modo appropriato, i meccanismi del sonno mantenendo, al contrario, attivi quelli della veglia. La differenziazione sta, oltre che, ovviamente, nella diversa espressione dei disturbi, nel fatto che, mentre l'insonne è uno sveglio cosciente, il sonnambulo è uno sveglio inconsapevole ed è questa differenziazione che sembra essere evidenziata dal Tema. I casi di sonnambulismo esaminati, ben lontani - lo sappiamo e ce ne doliamo - nel numero da quelli necessari per una vera casistica in merito, sono comunque sufficienti ad evidenziare una "colorazione", per così dire, nettunian-mercuriale, a cui spesso, ma non sempre, come invece ci saremmo aspettati, si abbina una Luna lesa. Al contrario, nei casi di insonnia, la dominante nettuniana assume una connotazione marziana. 

Sotto il profilo delle Case, invece, sembra confermarsi la predominanza dell’VIII settore - connesso al sonno - ma ciò che pare indubbiamente interessante è il coinvolgimento, nei casi di sonnambulismo, dell'asse V-XI, come menzionato più sopra, negativamente stimolato, che non compare, invece, nei casi di insonnia ove, piuttosto, non sembra emergere un asse in particolare, se non l’VIII settore appena citato. 

 

 

  1. Cavadini A., Principi di Astrologia Medica - Milano 1993
  2. Focus n. 29
  3. Gouchon H., Dizionario di Astrologia - Siad, 1980 
  4. Venosta E., Nuovo Dizionario Di Astrologia Medica - Albero, 1989 
  5. Morpurgo L., La natura delle case -Longanesi Milano 1987 
  6. Frisari M., Medicina Astrologica, Medicina del Futuro - Obiettivo 5, 1983

 


Tratto da Ricerca ‘90 n. 25 - 1996, pag. 7 e seguenti - Tutti i diritti Riservati -
Per gentile concessione dell’Editore Ciro Discepolo 

 

Testo di Laura Poggiani - tutti i diritti riservati