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ASTROLOGIA E SCRITTURA

di Laura Poggiani


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Che l'Astrologia sia una scienza che si esprime mediante simboli è ormai noto a tutti ma che anche la scrittura si esprima nello stesso modo probabilmente è meno conosciuto.

Eppure, lo psichismo di ognuno si riflette nella nostra scrittura attraverso un simbolo che la integra alla nostra intima struttura e che vive in noi e si esprime attraverso noi stessi tutti i giorni.

Un collegamento, allora, tra queste due discipline appare quasi inevitabile, soprattutto se si pensa che il simbolismo astrologico influenza la personalità di ciascuno di noi e che esso si compone, comunque, di segni grafici.

Ma fino a che punto questi simboli possono arrivare a manifestarsi nella nostra personalità e, conseguentemente, apparire, in tutta la loro evidenza, anche nella scrittura? E' quanto mi sono chiesta e ripromessa di verificare, forte di quel "Tutto è in tutto" che gli antichi declamavano.

A tale scopo, vi propongo una comparazione astro-geografica di un personaggio noto a tutti: NAPOLEONE BONAPARTE.

Analizzare una scrittura di un personaggio storico presenta non pochi problemi: innanzitutto, trattandosi di un personaggio pubblico, non sempre ciò che risulta ai più coincide con l'immagine che di lui ci è stata tramandata e che, come ben sappiamo, è soprattutto mirata a risaltarne i pregi ed occultarne i difetti.

Inoltre, ogni periodo storico ha una proprio modello calligrafico (basti pensare al modello gotico in uso, fino a qualche decennio fa, in Germania) che varia da Nazione a Nazione e che può dar luogo a "sviste" clamorose.

Ho scelto la scrittura del "Grande Corso" in quanto appare davvero significativa: anche se scritta in francese, non è legata a particolari canoni calligrafici ed inoltre, l'immagine pubblica del personaggio in questione è anche sufficientemente approfondita, persino dal punto di vista astrologico, grazie ad un ritratto mirabile fatto dal bravo Ciro Discepolo, a cui, in questo confronto, farò riferimento.

Sotto il profilo astrologico, il personaggio in esame è Leone Asc. Scorpione e questo gli conferisce, fin dalla nascita, una spiccata attitudine al comando, anche se abbinata ad una certa distorsione fanatica, essendo Marte congiunto a Nettuno. Lo Scorpione è associato, oltre che all'occulto e agli intrighi, anche al demonio e, tutto sommato, Napoleone deve essere apparso proprio così ai suoi nemici, date le indubbie capacità di stratega.

Ben noto è anche che l'ottavo Segno dello Zodiaco è dominato da Plutone, oltre che da Marte, ed in questo Tema i due pianeti sono legati da un trigono molto importante, formante uno dei lati del "Grande Trigono" di Terra che vi vede implicato anche Urano. Plutone, poi, è rafforzato dalla posizione che occupa, essendo in III Casa, dando luogo, nel soggetto, ad uno smaccato istrionismo e al bisogno di raccogliere il plauso delle folle (Luna al FC, opposta a Saturno, che pone l'accento sui complessi di inferiorità che sono alla base di un tale atteggiamento).

Fin qui l'analisi astrologica. Sotto il profilo grafologico, un simbolismo così forte non può non trovare espressione ed infatti, se si osserva attentamente l'Ordine al generale Massena, datato 18 settembre 1805, ecco spiccare Plutone, nella seconda riga del testo, tracciato in uno dei tre modi più usuali di indicare graficamente tale pianeta, cioè PL.

Coincidenza!, diranno i più e potrei anche dar loro ragione. Basta però abbassare un attimo lo sguardo e non si può non restare colpiti dal glifo di un poderoso Saturno, sottolineato dalla freccia sagittariana e collocato giusto nella firma!

Saturno, nel Tema, si trova in Cancro ma, guarda caso, proprio nel IX settore, cosignificante del Sagittario e proprio Discepolo ci fa notare nella sua analisi astrologica, l'importanza che tale pianeta ha rivestito nella vita del soggetto quando scrive: "In questa posizione, il "Gran Malefico" è dove può procurare meno danni ... A patto che si stia in casa propria e non si vada in giro per il mondo. (…) L'ideale sarebbe quindi sognare tutta la vita di trasferirsi a vivere all'estero e non andarci mai. ( ... ). In caso contrario, i danni possono essere anche molto grossi e, nel caso di Bonaparte, leggiamo, a bilancio ultimo della sua vita, una disastrosa campagna di Russia, l'Isola d'Elba, Waterloo e Sant'Elena". Un'altra coincidenza? Può essere. Ma andiamo avanti.

Lo scritto a cui si fa riferimento, risale a quando Napoleone, oltre che Imperatore, era anche Re d'Italia ed ai tratti grafici propri del fanatismo ideologico misto ad aggressività, spiccano quelli tipici di chi è in forte stato di tensione e soggetto a fenomeni nervosi incontrollati. Nota a tutti è la sua tendenza a soffrire di crisi epilettiche (Casa VI in Ariete -la testa - e quadrato Sole-Urano).

Periodo di tensioni, si diceva, eppure ecco balzare, nell'ultima riga, il tenero simbolo di Venere, che nel Tema è posta anch'essa in IX Casa, ad indicare come sarebbe stato importante, per lui, un amore legato all'estero o straniero, anche se la posizione di Urano in VII e l'opposizione con Plutone alla stessa Venere ne compromettono la stabilità. Bonaparte si sposò con Giuseppina Beahurmais, che gli aveva precedentemente fatto ottenere il comando dell'esercito nella Campagna d'Italia e, malgrado il suo successivo matrimonio con l'Arciduchessa d'Austria, mantenne con Giuseppina continui contatti.

Il matrimonio con Giuseppina cade proprio l'anno prima di questo scritto e non poteva, il simbolo di Venere, non essere presente.

Forse qualcuno penserà ancora che sono tutte coincidenze, oppure proverà ad osservare più attentamente la propria scrittura alla ricerca di simboli astrologici - dei segni o dei pianeti - vergati inconsciamente e poter così approfondire la conoscenza di se stesso.
 

Tema natale di Napoleone Bonaparte


Ordine scritto da Napoleone Bonaparte
 



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