UN CLAMOROSO ERRORE GIUDIZIARIO

Il simbolismo della dodicesima casa
nel Tema radix


di
Laura Poggiani

 

Si è detto molto sulla negatività della Casa 12 nelle Rivoluzioni Solari e qualora sia coinvolta nei Transiti. Io stessa ho dedicato a questo argomento un articolo in un precedente numero di Ricerca90 (n. 22).

Questa Casa però risulta un po’ meno evidenziata dalla Letteratura Astrologica quando si presenti molto  marcata nel Tema di nascita, malgrado vi siano casi eccellenti che rafforzino la decisa negatività di questo settore per il soggetto che la deve vivere: da Anastasia di Russia a Enzo Tortora, passando per casi molto meno famosi ma tutti uniti da un destino difficile, insolito e soprattutto che verte a rendere questi soggetti delle “vittime del Fato”.

Nell’Astrologia Indiana – Jyotish – l’opposta Casa sesta è quella connessa con i nemici e forse è proprio per questo che, effettivamente, chi è segnato dal settore 12 o dal cosignificante Segno dei Pesci,  si ritrova continuamente a combattere contro nemici occulti, guerre ad oltranza e vittime di macchinazioni nelle quali, molto spesso, niente hanno a cui spartire, come nel caso di Tortora. Da questa antica simbologia indiana, forse, deriva l’attribuzione che tutti sappiamo dei “nemici occulti” della Casa 12 (che si contrappongono ai “nemici dichiarati” della Casa 7) mentre a nostro avviso il subire le inimicizie altrui giustifica molto di più l’assegnazione dei nemici all’opposto settore sesto.

Un caso emblematico che riassume in sé tutti i simbolismi di questo delicatissimo settore, e’ quello di Alfred Dreyfus.

Questo caso è importantissimo perché segna soprattutto la nascita della perizia grafica nei procedimenti penali (analisi della scrittura = casa sesta) e per l’assoluta incapacità di riconoscere e ammettere un proprio errore (infallibilità virginea) anche a costo del sacrificio di una vita umana (casa 12/Pesci).

Occorre premettere che l’uso della perizia grafica durante i procedimenti civili e penali in qualità di test è volto ad accertare l’autenticità o meno di un reperto calligrafico ed è di estrema importanza nonché sempre maggiormente utilizzato.

La grande spinta a perfezionare meglio questa tecnica rendendola sempre più affidabile l’ha data proprio lo svolgersi del caso Dreyfus, che ha visto scendere in campo personalità di spicco dell’epoca ed un avvicendarsi di conferme, smentite, riconferme ed ancora smentite fino all’esito finale, positivo, che ha messo a tacere una vicenda vergognosa nella quale i numeri sembrano dirla davvero lunga: un processo durato, guarda caso, ben 12 anni durante i quali sono stati ascoltati, in totale, ben 12 esperti calligrafici internazionali!


LA VICENDA



Siamo a fine settembre 1894 e dall’ambasciata tedesca l’addetta alle pulizie, pagata per fare spionaggio, come ogni giorno preleva dal cestino del colonnello Von Schwartzkopfen i pezzetti di carta che vi si trovano per passarli successivamente al comandante Henry, del controspionaggio francese.

Quella mattina, furono rinvenuti dei frammenti di una lettera inviata a Von Schwartzkopfen da un anonimo ufficiale francese che rivelava una serie di segreti militari.

A quel punto fu necessario contattare un perito grafologo per stabilire l’identità dell’autore della missiva e ci si rivolse a due grafologi dilettanti, Paty De Clam, e D'Aboville, incaricati dal Ministero della Guerra.

Dopo due anni di processo, di perizie condotte in modo molto spregiudicato, errori clamorosi, isterismi collettivi che identificavano in Dreyfus il capro espiatorio ideale, solo nel 1906, vi fu la piena riabilitazione dopo una super perizia “statistico-grafologica”, affidata all’illustre  matematico Henri Poincaré, e Alfred Dreyfus fu scarcerato dall’Isola del Diavolo (!), nella Guyana   francese, reintegrato nell'esercito e insignito della Legion d'Onore.  A suo favore scesero in campo anche letterati come Emile Zola, con la sua celebre “J’accuse”.

Fu anche finalmente identificato anche il vero autore della lettera anonima in un ufficiale squattrinato, tale Paul Esterhazy .


ILTEMA 



Alfred Dreyfus nasce il 9 ottobre 1859 a Mullhouse, in Francia alle ore 15. E’ pertanto un Bilancia asc. Acquario, con una forte congiunzione Luna/Nettuno in Pesci, in I Casa opposta a Marte, in Vergine, in 7 e al trigono di Giove, in 6. Una personalità quindi molto pescina e instabile.

Troviamo quindi qui pienamente espressa sia la simbologia 12/6 fornita dai valori Pesci/Vergine, che la valenza di 1/7 in qualità di “nemici dichiarati”: Dreyfus fu subito scelto come colpevole ideale per il suo carattere litigioso e soprattutto per essere di origine ebrea.

Giove si trova in sesta, di fronte ad una dodicesima vuota: i nemici più spietati sono stati proprio i giudici, i superiori militari e la fallacità legislativa (Giove) incapace di ammettere, malgrado ogni evidenza, i propri errori.

Saturno, dispositore della casa 12, si trova anch’esso in settima, rimarcando il conflitto con gli Altri, proprio sull’asse nodale, sottolineando come la prima parte della vita sarebbe stata caratterizzata da forti penalizzazioni e vicissitudini derivanti dal proprio entourage.

La cong. Mercurio/Sole/Venere, in ottava Casa e al trigono del NN, è sicuramente l’artefice del felice epilogo e della piena riabilitazione del soggetto.

Come da manuale, le vicende giudiziarie iniziano proprio in prossimità del compleanno 1894 e la RS eretta per il luogo di nascita fornisce solo un’ulteriore conferma: i due Malefici, Marte e Saturno, sono collocati nella Casa XII aggiungendosi al già di per sé pesamte Asc. di RS in 8^ radix.  

 

Grafico del Tema Natale             Grafico della RS

 

(Relazione presentata al Convegno di Studi Astrologici "Ricerca90" - 2001)

 


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